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Secondo il DPR 11 febbraio 2005, n.68, le ricevute di invio e consegna che il mittente riceve dai Gestori, hanno valore legale; quindi vengono equiparate alla raccomandata postale con ricevuta di ritorno.

In caso di contestazioni, le ricevute possono essere opposte a terzi in giudizio. La traccia informatica delle operazioni svolte, conservata dal Gestore PEC per legge per un periodo di 30 mesi, consente la riproduzione, con lo stesso valore giuridico, delle ricevute stesse.

Attenzione! Questo è molto bello se siete il mittente: non avete speso nulla per la vostra comunicazione, non vi siete mossi da casa, e una volta che avete in mano la ricevuta di consegna, la "raccomandata" risulta consegnata, e potete dimostrare di fronte al giudice la vostra ragione.

Se siete il destinatario, la cosa cambia : non importa che l'abbiate letta o meno....eravate in ospedale, avevate il computer in riparazione, avete perso la password e non avete scaricato la posta per tempo? Di fronte alla legge risulta consegnata! Anche se nessuno vi ha lasciato un messaggio nella cassetta della posta come per le raccomandate postali.

Quindi attenzione, comunicare il vostro indirizzo di posta certificata vi impone degli obblighi, prendeteli sul serio.